Di recente, direttamente dall’istituto di ottica e meccanica fine di Shanghai dell’Accademia cinese delle Scienze, è arrivata una notizia molto interessante. Si tratta di un incredibile disco ottico, che ha il suo punto di forza in una pazzesca capacità di memorizzazione. Sì, dal momento che questo super disco ottico può contare su una capacità di memorizzazione superiore addirittura di dieci volte rispetto a quella dei tradizionali dischi ottici. Per non parlare del confronto con i tradizionali hard disk, rispetto ai quali vanta una capacità di memorizzazione maggiore di centinaia di volte.
Stiamo facendo riferimento a una memoria su disco ottico tridimensionale, che è stato realizzato su scala nanometrica e che può contare, come detto, su delle caratteristiche più uniche che rare. L’articolo che ne svela tutti i dettagli ha trovato spazio sulla rivista Nature dello scorso 22 febbraio.
Il gruppo di ricercatori è stato in grado di compiere un enorme balzo in avanti a livello di capacità di memorizzazione ottica dei dati dal punto di vista dei petabit, riuscendo ad ampliare l’architettura di registrazione panale tridimensionale con decine e decine di strati. In questo modo, si è raggiunto anche l’obiettivo di andare oltre il muro rappresentato dal limite di diffrazione ottica dei punti che sono stati oggetto di registrazione.
La dimensione minima che caratterizza lo spot è pari a 54 nm, mentre il passo legato alla traccia laterale si spinge fino a soli 70 nm. Il gruppo di ricercatori, tra le altre cose, ha avuto anche il merito di realizzare un mezzo di registrazione ottica che è strettamente correlato alla presenza di una pellicola di fotoresist, che è stata resa più ricca grazie all’inserimento di colorante a emissione indotta da aggregazione. Quest’ultimo, tra l’altro, può ricevere anche appositi stimoli ottici mediante dei raggi laser che funzionano a femtosecondi.
Questa nuova tecnologia, di conseguenza, dovrebbe segnare il passo verso una nuova era. Si può considerare come il primo vero e proprio successo a livello mondiale di un disco ottico dotato di una capacità che può arrivare anche fino al petabit.
Stando a quanto si prevede nel corso dei prossimi anni, questi risultati di ricerca sono veramente importanti. È stato realizzato il primo mattoncino verso un processo evolutivo che porterà chiaramente a ridefinire in tutto e per tutto i confini legati alla capacità di memorizzazione dei dati all’interno di un data center. E le nuove tecnologie saranno in grado di rispondere meglio alle sfide legate all’archiviazione dei dati.