I tribunali alla difesa del Nintendo DS.
Si stanno moltiplicando le sentenze dei tribunali italiani che vietano la vendita dei game copiers come l’R4. Infatti, lo scorso 13 ottobre 2010 il tribunale di Roma della sezione proprietà industriale e intellettuale ha emesso un’ordinanza nei confronti di un’azienda che ha prodotto, distribuito e commercializzato questi dispositivi che sono così considerati illegali.
Non solo, subito dopo è anche arrivata la sentenza del Tribunale di Palermo, 19 ottobre 2010, che ha ribadito il punto di vista della giurisprudenza su questo delicato argomento definendo una nuova ordinanza nei confronti di un’altra azienda che ha prodotto, distribuito e commercializzato prodotti di questo tipo.
Questi dispositivi possono essere utilizzati per aggirare le tecnologie anti-pirateria presenti nei sistemi hardware Nintendo, consentendo di usufruire di giochi per Nintendo illegali, scaricati attraverso Internet.
Ora, una domanda da profano in campo giurisprudenziale.
I giudici che emettono queste sentenza hanno, per così dire, il supporto di qualche esperto? Chi può spiegare a questi giudici che l’R4 non è un oggetto intrinsecamente criminale e delittuoso?
È vero, i dispositivi come l’R4 possono essere sì utilizzati per aggirare la protezione hardware dei sistemi Nintendo DS, ma non solo…
I dispositivi come l’R4 può anche essere utilizzati per applicazioni didattiche e ludiche. Proibire la vendita, commercializzazione o l’acquisto di sistemi del genere lede la libertà del singolo perché questi possono anche essere utilizzati per altri scopi.
È come proibire la vendita e la costruzioni di automobili perché possono essere utilizzate per compiere delitti.
Non è il prodotto in sé, ma è l’uso che se ne fa…
Ad esempio, l’R4 può essere anche utilizzato per applicazioni ludiche… ad esempio è possibile inserire nell’R4, nella memoria associata, una particolare applicazione, magari anche un gioco, che mi sono magari scritto o prelevato dalla rete ma di natura lecita…
Per favore qualcuno lo spieghi ai giudici ….
… Certo occorrerebbe leggere la sentenza ….
Voi, lettori di Arduer, che ne pensate?