Apple sembra avere la situazione sotto controllo, pronta per l’ennesimo salto verso il futuro in ambito tecnologico, in modo particolare in riferimento ai suoi chipset A20 e A20pro. Entrambi dovrebbero arrivare sul mercato nel corso del 2026 e tutti e due potranno contare per la prima volta sul processo produttivo a 2 nm realizzato da TSMC.
Si tratta di un passaggio a tutti gli effetti generazionale, dal momento che porterà in dote un effettivo salto di qualità in confronto agli attuali processori che si basano sul 3 Nm. Una rivoluzione soprattutto in riferimento al design che caratterizza le parti interne, visto che si dirà addio al packaging InFo, per puntare tutto sulla nuova tecnologia WMCM. Stando alle ultime indiscrezioni che stanno circolando, tra le altre cose, Apple ha deciso di puntare anche su tale innovativo sistema di packaging pure per l’ottimizzazione delle performance e per diminuire il più possibile lo spazio che i vari componenti vanno a occupare.
C’è da dire come il WMCM sia in grado di garantire un’integrazione di diversi chip in un solo die. In questo modo, il marchio di Cupertino ha la possibilità di creare un vero e proprio mix tra CPU, GPU, ma anche DRAM e Neural Engine, oltre che tanti altri componenti in un solo pacchetto. In questo modo, a beneficiarne sarà la flessibilità in fase di progettazione, così come le prestazioni, che verranno ottimizzate.
Si tratta di una tecnologia, inoltre, che il marchio di Cupertino potrà utilizzare anche per l’impilazione dei chip in verticale oppure potrà decidere di affiancarli. In questo modo, i processori del futuro diventeranno non solo molto più potenti, ma saranno anche più flessibili nell’adeguarsi a tanti tipi di device differenti, come nel caso dei modelli di iPhone che fanno parte della fascia più alta oppure dei Mac del futuro.
Non solo, dal momento che l’ampliamento della RAM a ben 12 GB in riferimento ai modelli A20 e A20 Pro, come era emerso dalle indiscrezioni che sono state diffuse dall’analista Ming-Chi Kuo, permetterà di sfruttare una capacità di multitasking senz’altro più alta, così come ne beneficerà anche la velocità di elaborazione.
Nonostante tutti questi rumors che si sono diffusi online, pare proprio che il nuovo iPhone 17, che dovrebbe essere lanciato il prossimo anno, integrerà ancora il processore a 3 nm, chiaramente in una versione un po’ restylizzata che è stata ribattezzata “N3P”. Tutto questo vuol dire che il passaggio alla litografia a 2 nm non si svolgerà prima di due anni, nel momento in cui Apple lancerà sul mercato gli iPhone 18.