Sembra proprio vero, Intel non ha la possibilità di rifornire i produttori di notebook. In effetti, da alcune indicazioni, sembra che il costruttore americano non dispone di sufficienti processori per i produttori di notebook.
Intel, stando a diversi commentatori, non riesce a colmare la richiesta dei produttori asiatici di notebook. In modo particolare Acer non ha un numero sufficienti di Core i3, i5 e i7 per i suoi prodotti.
Intel intanto ha deciso di approntare un piano di recupero cercando di favorire, in un primo momento, i suoi clienti migliori e, solo successivamente, cercherà di soddisfare tutta la sua clientela.
La notizia è stata data anche da Digitimes, un società che si occupa di analisi economica. Digitimes ha affermato che la disponibilità dei processori di ultima generazione di Intel è abbastanza limitata.
Alcuni ritengono che, con tutta probabilità, è stata la stssa Acer a provocare questo problema richiedendo lotti consistenti tanto da provocare l’esaurimento delle scorte.
Da diversi mesi la produzione dei suoi notebook è aumentata di parecchio e, di conseguenza, è aumentata anche la richiesta dei processori Intel.
Società come Asus, Gigabyte Technologies, Micro-Star International (MSI) e ASRock si stanno tutti preparando per difendere le loro quote di mercato e dare risposte efficienti alla propria utenza.
Le osservazioni sollevate da Digitimes non vogliono, in modo asoluto, affermare che Intel ha problemi economici o tecnologici tali da giustificare un ritardo dei suoi componenti, ma vogliono semplicemente porre l’accento sulla difficoltà oggettiva e momentanea sulle forniture di processori che la casa americana non può oggi soddisfare.
Infatti, Intel, per ribadire il suoo impegno, ha anche annunciato che è aumentato del 20% la richiesta di chipset Intel per le motherbord e in Europa il Core i7 980x è ormai disponibile.
Una critica? non so quanti processori ha ordinato Acer a Intel tanto da provocare questa penuria di processori, ma, con tutta probabilità, forse con un uso attento e mirato delle politiche commerciali tutto questo si poteva evitare.
Non sarà, in realtà, una manovra per dare una mano ai suoi maggiori clienti?