Ecco, in sostanza, che cosa ha voluto far sapere Intel dal continuo voceare intorno alla possibilità di utilizzare soluzioni ARM in luogo alle piattaforme del colosso americano. In effetti, sempre secondo Intel, non esiste una vera compatibilità verso le soluzioni ARM delle architetture x86: non si garantisce nessun supporto e funzionamento, in sostanza si tratta di un fallimento senza nessuna possibilità di riuscita.
L’idea è stata rigettata da Intel negando ogni possibilità in tal senso: l’acquirente, secondo Intel, per il segmento mobile farebbe meglio a risaldare la sua fiducia verso le soluzioni di casa Intel. In effetti, l’amministratore delegato del colosso americano ha rimarcato la dose tanto da affermare che, invece di pagare royalties a ARM, si può ottenere migliori risultati finanziari e performance tuning-up utilizzando la micro-architettura x86 a basso consumo.
Infatti, alla Reuters Paul Otellini, chief executive di casa Intel, ha così ribadito
There is no advantage going [into the ARM camp], we would be beholden to someone else, beholden to ARM. We would pay royalties to them so it would lower the overall profits. I think we can do a better.
In effetti, a volte ritornano: è dal 2010 che Intel dichiara che il chip della compagnia con il nome in codice Medfield su core x86 Atom e motore grafico PowerVR è più efficiente rispetto alle soluzioni di casa ARM. Ricordiamo che Intel aveva affermato alla fine del 2010 che il primo smartphone alimentato da Medfield sarà disponibile nella seconda metà del 2011, anche se, allo stato attuale, la società si aspetta che i portatili con tecnologia x86 saranno rilasciati nella prima metà del 2012.
In passato, il colosso Americano utilizzava la serie Xscale al fine di assicurare la compatibilità con l’architettura ARM. Successivamente, dalla metà del 2000, la società offrì alla Marvell la divisione Xscale e, nel contempo, proclamò l’insostituibilità della soluzione x86 su tutte le piattaforme.
Una decisione che ha lasciato, però, ampi spazi alla società ARM, vero punto di riferimento nel settore mobile, in modo particolare per la telefonia: ecco perché, grazie all’importanza del settore, Microsoft si è detta interessata al mondo mobile suggerendo il suo Windows 8 anche verso le piattaforme ARM.
Dal canto suo, Intel si è affrettata a precisare che tutti i software oggi disponibili sono stati realizzati per soluzioni x86 di AMD e Intel e la compatibilità con Windows non fornisce alle piattaforme ARM-powered vantaggi immediati in breve periodo visto che il responsabile della linea software di Intel, Renee James, si è affrettato a precisare
The version designed for Intel chips will run older Windows programs. The ARM versions won’t run older programs. They will be tailored to mobile devices and tablet computers and there will also be a version for Intel chips to address that market
In realtà, nello stesso tempo Intel sta pensando di suggerire nuove soluzioni grazie alla tecnologia da 14 nanometri entro tre anni: secondo le previsioni del colosso americano, i nuovi Atom da 14 nm saranno disponibili dal 2014.