Multi-core e nuovi processori, queste sono sicuramente le nuove mosse di Intel.
Intel ultimamente ha imposto il suo numero magico, il numero 32. In effetti, il colosso americano ha deciso di proporre la sua nuova architettura da 32nm, una famiglia di Core con processo costruttivo do sicuro interesse.
Non solo, Intel sta anche pensando ad arricchire la sua architettura prevedendo un numero di core più elevato garantendo, nel contempo, prestazioni eccezzionali.
La decisione di Intel di arricchire i suoi core si scontra con i limiti del software perché per sfruttare totalmente questa nuova feature è necessario disporre di moduli che possano gestire, con efficienza, un’architettura multi-core con unità di elaborazione concorrente, multithreading.
Intel ha deciso di presentare la sua architettura, dal nome in codice di Anaphase, che ha l’obiettivo di sfruttare i diversi core presenti.
Intel è particolarmente sensibile al fine di migliorare le prestazioni delle sue unità di calcolo. In Europa, nel sito di Barcellona, il colosso americano ha svolto diverse valutazionoi tecniche allo scopo di ottenere il giusto compromesso tra le funzionalità dei suoi processori con le reali necessità o esigenza delle applicazioni.
Intel, ad esempio, ha anche provato a partizionare il carico di un thread su diversi core per verificare, mediante prove e software di valutazioni (test bench) gli impatti.
Intel ha adottato una tecnica interessante: i thread sono sono definiti attraverso processi di compilazione e gestiti attraverso meccanismi hardware presenti nel microprocessore.
Dalle prove effettuate, così come la teoria ci ha spesso fatto presente, per utilizzare pienamente un sistema a multi-core è necessario inserire della logica di controllo della memoria esterna denominata Inter-Core Memory Coherency Module, o ICMC.
Intel si è lasciata andare a valutazioni di tipo prestazionale. In effetti, secondo il colosso americano l’approccio messo a punto permetterebbe di incrementare le prestazioni di almeno il 40%.
Non solo, Intel ha anche deciso di proporre soluzioni da 32nm per le applicazioni ultra-thin per notebook.
Anche in questo caso, Intel ha riferito che le nuove architetture permetterebbero di incrementare le prestazioni di almeno del 32%.
I nuovi processori di Intel dovrebbero ridurre il consumo di almeno del 15% con grande risultato per la durata delle batterie.
I nuovi processori dovrebbero anche supportare la tecnologia Turbo Boost, in questo modo le prestazioni diventano dinamiche, nel senso che, in maniera perfettamente trasparente, la logica di controllo, in base al carico di lavoro, può decidere di incrementare i suoi valori.
I processori di casa Intel, da Core i7 a Core i3, grazie alla tecnologia Hyper-Threading, potrebbero fornire una riduzione della latenza.
Non solo, Intel ha anche deciso di proporre Mobile Intel 5, la nuova serie di chipset per essere utilizzata su ULV laptop in grado di supportate il video multiplo e le opzioni audio.
Intel si è anche preoccupata di offrire una nuova serie con prerogative di protezione, Anti-Theft Technology.