In arrivo da G.Skill un nuovo kit di memoria con una capacità di tutto riguardo, mentre Hitachi presenta il suo nuovo drive esterno.
G.Skill presenta il suo kit di memoria da 24 GB in tecnologia DDR3.
La casa costruttrice ha così deciso il rilascio del suo kit di memoria da 4 GB x 6 in tecnologia triple channel a 2000 MHz, CAST 8T e con una tensione di alimentazione da 1.65 V.
Ora l’utenza dispone di un taglio di memoria in grado di incrementare le prestazioni sia per l’utenza professionale ma anche per chi ha l’esigenza di utilizzare le applicazioni grafiche per diletto.
Al momento non si conoscono ulteriori dettagli e nessuna indicazione sul prezzo finale.
Al contrario, Hitachi suggerisce un nuovo drive esterno. Infatti, il nuovo driver della casa giapponese appartiene alla famigia LifeStudio ed è offerto in differenti tagli a seconda dell’applicazione richiesta.
Il modello base è il LifeStudio Mobile con 500 GB di memoria, segue LifeStudio Mobile Plus, sempre su 500 GB, per poi arrivare alle soluzioni da 2 TB, ossia il modello LifeStudio Desk e LifeStudio Desk Plus.
In questo modo Hitachi fornisce un dispositivo esterno in grado di rispondere in modo egregio alle diverse esigenze di backup, oltre alla possibilità di utilizzare un sistema esterno con capacità di memoria non indifferente.
Non solo, la casa giapponese propone un sistema di storage dei dati veramente alternativo. In effetti, oltre alla possibilità di storare le informazioni sul dispositivo stesso, è possibile per l’utente utilizzare almeno 3 GB di memoria esterna, ossia utilizzando un server della stessa Hitachi protetto da occhi indiscreti, o almeno così riferiscono diversi commentatori.
Hitachi consente anche di espandere questa disponibilità fino a 250 GB dietro il pagamento di un canone annuale alla stessa Hitachi.
L’idea di Hitachi è sicuramente originale e prende spunto dalla possibilità offerta dalla stessa Google.
Però una domanda è d’obbligo: e la privacy?
Ad ogni modo, la versione LifeStudio Plus permette di sincronizzare il contenuto del drive con quello presente online grazie ad una tecnologia proprietaria.
Sicuramente l’iniziativa di Hitachi è interessante ma, dal mio punto di vista, occorre anche considerare alcuni aspetti da non sottovalutare come la riservatezza della informazioni.
Al momento non è sufficientemente chiaro in che modo Hitachi risolve questo problema.