Non finiscono i guai per casa Google; in effetti, diversi osservatori hanno messo in evidenza che tracce di Linux sarebbero presenti nel codice sorgente di Android, il sistema operativo targato Google.
Oltre al dibattito sulla presunta violazione del Copyright da parte di Google verso Oracle, ora si affianca anche questa particolare osservazione.
In effetti, non è mistero per nessuna che i produttori di sistemi embedded fanno man bassa del software open e le violazioni della licenza GPLv2 è ormai un fatto diffuso e inarrestabile.
Adesso è il momento della Bionic Library. In effetti, la Bionic Library è un componente essenziale del Native Development Kit di Android ed è composta da una libreria in C ibrida, ovvero composta da parti scritta in BSD e Linux.
Il problema è che la libreria non è libera anche se utilizza componenti sotto licenza GPLv2.
In realtà il problema è abbastanza complesso e sono intervenuti diversi giuristi per legittimare le diverse posizioni; in effetti, per Google la Nionic Library equivale alla brevettabilità di Linux.
Google, in realtà, intende brevettare non direttamente Linux ma del codice contenuto dal kernel: ne vedremo delle belle.