L’avanzata di Google continua impetuosa su tutto il mondo informatico: sia software che hardware. L’azienda di Montain View ha difatti reso noto lo sviluppo di un sistema operativo dedicato interamente alla nuova nicchia di mercato costituita dai netbook. Nello specifico il S.O. si chiamerà Google Chrome, proprio come il nome del celebre browser realizzato pochi mesi fa ed attualmente disponibile. Sarà completamente gratuito e open source. Disponibile solamente nel 2010. Google ci conquisterà tutti? E’ una domanda a cui possiamo già dare una risposta: è già successo! Non solo per le ricerche online ma anche per il nuovo sistema operativo rilasciato per i cellulari: Android. Se Google iniziasse anche a sviluppare hardware chissà cosa accadrebbe.
Per quanto riguarda l’hardware, Google Chrome S.O. sarà supportato da tutti i netbook dotati di microprocessori X86 (sviluppati dalla Intel) e ARM (microprocessori a 32 bit dedicati maggiormente a sistemi embedded, sistemi creati appositamente per una determinata applicazione), economici e facilmente supportabili da tali dispositivi dove le prestazioni della batteria sono indispensabili per definirli “mobili”.
Per quanto riguarda il software, il nuovo sistema operativo adopererà il kernel linux per la gestione della memoria, delle risorse del sistema e delle periferiche presenti. In questo modo la filosofia open source si sposa perfettamente in tutto e per tutto.
Perchè un sistema operativo? Perchè Google vuole essere molto sbrigativo. Non nel fornire servizi in sè, ma permettere agli utenti di accedere più facilmente ai servizi web (permettendo l’accesso allo stesso browser internet appena eseguito l’avvio del S.O.) e semplificare l’installazione di nuove componenti hardware sul proprio computer, eludendo le solite lunghe e noiose configurazioni o settaggi di sistema.
Con Google Chrome, un’ardua impresa per i produttori di hardware sarà rappresentata dallo sviluppo di nuove batterie e processori. Data la grande versatilità per l’accesso ad internet, gli utenti vorranno sicuramente batterie più longeve, quindi saranno scartate quelle a 3 celle adottate da alcuni modelli Asus e simili, e rimpiazzate con quelle a 6 o 9 celle più potenti. Per quanto riguarda i processori, essi dovranno essere potenti ma non troppo esigenti (cosa che per ora non succede in quelli Via Isaiah 1.6GHz). Ovviamente queste modifiche aumenteranno il prezzo del netbook assemblato, ma tenendo conto che il Sistema operativo è open source, le case produttrici dovrebbero abbassare i prezzi.
Ma il progetto di Google è ancora lontano e l’ultima cosa che gli amministratori affermano nel comunicato è:
We have a lot of work to do, and we’re definitely going to need a lot of help from the open source community to accomplish this vision. We’re excited for what’s to come and we hope you are too.