Al giorno d’oggi chi non possiede un elettrodomestico, un PC o un televisore? Beh… credo proprio possiamo contarli sulle dita di una mano.
L’aumento considerevole di dispositivi elettronici intelligenti, ossia dotati di processori, quali TV, monitor, telefoni cellulari, computer o decoder hanno portato ad aumenti considerevoli dei consumi.
Di sicuro non stiamo parlando dei consumi visibili, ossia percepibili durante il loro normale funzionamento, ma semmai ci vogliano riferire a quelli nascosti, quelli rilevati in modalità di standby.
Per evitare un indiscriminato aumento dei consumi, la comunità europea ha deciso di definire una strategia coinvolgendo a questo proposito differenti propositi
In un primo momento si è provato di introdurre un sistema di incentivi per l’acquisto di elettrodomestici in classe A e A+ fino ad arrivare alla sostituzione delle lampade ad incandescenza con quelli a risparmio energetico.
La cosa che, però, a noi interessa è la Direttiva 2005/32/CE, ossia Eco Design Directive for Energy Using Product o nota anche come EUP.
La direttiva arriva ad intervenire anche sulle fasi di progettazioni di uno schema elettronico.
La Direttiva EUP ha preso corpo in due regolamenti: 1275/2008 e 278/2009.
Questi regolamenti si propongono di ridurre gli assorbimenti di corrente dei dispositivi in modalità di standby.
Il Legislatore comunitario ha stimato, una volta applicati i due regolamenti, un risparmio a regime di 9 Twh per gli alimentatori con una conseguente riduzione del CO2.
Che cosa prevedono i due regolamenti?
La definizione di due modalità di funzionamento con precisi criteri energetici (regolamento 1275/2008), mentre il 278 si preoccupa di definire i livelli massimi di consumo da parte degli alimentatori a vuoto.
Il regolamento 1275/2008 è entrato in vigore il 7 gennaio del 2010 imponendo 1W per la condizione di spento e 1W o 2W in standby. Successivamente dal mese di gennaio del 2013 i limiti scenderanno ulteriormente con valori di 0,5W per la modalità di spento e 0,5W o 1W (in relazione al dispositivo) per lo standby.
La nuova direttiva implica anche un diverso criterio in fase progettuale e su questo punto ci torneremo.