Le varie problematiche che stanno colpendo in maniera decisamente importante la catena di approvvigionamento, ma anche quella relativa alla produzione delle memorie RAM DDR5 di nuova generazione sono sempre di più.
Non è affatto un caso, quindi, quello che sta succedendo con dei marchi importantissimi del settore come Samsung e SK Hynix. Entrambi i colossi produttori di memorie RAM hanno preso delle decisioni che non si devono assolutamente interpretare in modo positivo. Infatti, in seguito all’incremento dei prezzi delle memorie DDR3, ecco che i due colossi hanno fermato completamente la loro produzione.
Stando a un recentissimo report che è stato diffuso da parte del DigiTimes, partendo dalle varie fonti del settore che sono state contattate, ecco che i due colosso di DRAM hanno ammesso alla clientela che proseguiranno nella ricezione di ordini fino al termine di quest’anno. Le consegne, invece, arriveranno fino al termine del 2023 e, in seguito, la produzione di moduli DDR3 verrà bloccata una volta per tutte. In questo periodo, quindi fino alla fine del prossimo anno, Micron e altri produttori di minori dimensioni non arresteranno la loro produzione, che sarà sempre e comunque attiva.
Si tratta di un brutto segnale per il mercato, anche se i fan di videogiochi e i marchi che costruiscono pc non sembrano essere toccati direttamente da tale decisione.
La principale problematica, di conseguenza, la avranno tutti quei marchi che si occupano della produzione di device elettronici. Da quest’ultimo punto di vista, il riferimento è nei confronti di WI-FI accesso point, switch, router, ma anche tablet decisamente economici, senza dimenticare tutti quegli smartphone che fanno parte di fasce basse oppure lettori multimediali.
Si tratta di un elenco di device che, ancora oggi infatti, possono contare sulla presenza di chip DDR3, nelle versioni da 1,2 e 4 GB. Il motivo? Semplice, visto che si tratta di chip a cui si può accedere con relativa facilità, senza dimenticare che per le singole necessità sono davvero adeguati e ottimi.
Nel momento in cui è stato praticato un taglio importante nei confronti delle memorie DD3 prodotte, ecco che le previsioni parlano di un incremento dei loro costi nell’ordine del 10%. Di conseguenza, è abbastanza facile intuire come aumenterà anche l’esborso finale che pesa sulle spalle dei consumatori. Di conseguenza, gli utenti finali si devono mettere il cuore in pace, dal momento che un rincaro dei prezzi è del tutto inevitabile e non bisogna sottovalutare uno scenario che potrebbe ancora più peggiorare da un momento all’altro nel corso dei prossimi mesi.