Il lancio che avverrà a brevissimo di una nuova moneta digitale cinese sta già portando in dote un incremento davvero notevole in riferimento al prezzo degli hard disk classici. Gli aumenti sono davvero considerevoli, dal momento che vanno dal 30 al 67%.
Al giorno d’oggi, siamo estremamente abituati ad ascoltare diverse storie che riguardano i minatori di criptovalute e di come stiano riuscendo a trarre dei profitti non indifferenti dal mercato delle schede grafiche, rispetto a un fenomeno che è stato ribattezzato, con il passare del tempo, con il termine di “mining farm”.
Insomma, basta questo per spiegare lo scenario attuale che sta caratterizzando questo settore. I minatori di valute digitali, però, hanno fatto ben più di questo: infatti, sembra proprio che l’interesse stia mutando destinazione, puntando tantissimo, ora, sugli HDD/SSD e non più sulle schede video. L’obiettivo è, senza ombra di dubbio, quello di preparare un terreno adeguato e fertile per la nascita, nonché la diffusione della nuova criptovaluta Chia.
Il trading delle monete, fino a questo momento, non è stato ancora proposto, ma si può facilmente intuire la volontà di marchi che producono sistemi di memorizzazione, come ad esempio Seagate, nel rilevare come la domanda di dischi rigidi stia spiccando sempre più il volo, soprattutto in relazione al mining della nuova criptovaluta Chia. In certi casi, determinati rivenditori starebbero ragionando addirittura sul fatto di acquistare più dispositivi possibili, in maniera tale da stimolare ulteriormente verso l’alto il prezzo.
In base a quanto emerso da alcune indagini che sono state portate a termine all’interno dello Zhongguancun, meglio conosciuta come la Silicon Valley in Cina, le fonti del canale di distribuzione corrispondono alle imprese manifatturiere, che tramite agenti e distributori, riescono ad arrivare fino al rivenditore. Fino a questo momento, pare proprio che non ci sia alcun tipo di carenza in merito al rifornimento di dischi rigidi, ma in ogni caso si tratta di una situazione da tenere sempre ben monitorata. Diverse fonti hanno messo in evidenza, però, come sia Western Digital che Seagate stanno attuando una tattica del tutto particolare, ovvero per il momento non fanno altro che evitare di spedire gli ordini. Altre fonti, invece, riportano presunte dichiarazioni di Western Digital che, nel corso di un meeting, avrebbe detto di non avere le possibilità per inviare tutti gli ordini che sono in sospeso, almeno per il momento, e di conseguenza ha dovuto decidere per il ritiro di un gran numero di prodotti dal mercato.