Paul Otellini, CEO di Intel, ha promesso il rilascio di Westmere per la fine dell’anno. Come promesso, l’Intel Developer Forum è senza dubbio il posto ideale per ottenere nuove informazioni, o conferme, dal management di Intel.
Intel ci ha abituato a scadenze biennali.
Nel 2007 ci aveva proposto la tecnologia a 45nm, oggi ci propone il processo produttivo 32nm fino ad arrivare alla metà del 2011 con processori di fascia 22nm, sempre precedendo la concorrenza.
Ad oggi i processori Clarkdale e Arrandale rappresentano senz’altro il meglio delle proposte Intel.
I prodotti Intel sono stati fatti per durare a lungo. Almeno così la pensa Otellini, i processori Core i3, i5 e i7 sono stati realizzati per restare a lungo nel mercato. Intel non ha la minima idea di riconsiderare il loro ruolo.
Queste tre classi rappresentano le risposte di Intel alle esigenze del mercato, dalle applicazioni di base, Core i3, fino ad arrivare a coprire le richieste di chi ha la necessità di prestazioni apprezzabili, Core i7.
I primi core i7 sono appartengono alla famiglia Nehalem e altri a Lynnfield.
Non solo, sempre secondo Otellini, Intel si occuperà delle memorie flash, insieme a Micron Technology, con l’intento di proporre, per la seconda metà del 2011, memorie su 22nm.
Intel non disdegna nemmeno la tecnologia SoC.
In questo senso, Otellini ha osservato che “We already have over twelve 32nm SoCs in development at Intel coming out over the next couple of years. And, in fact, if I look forward, out, say, five years or so, I can easily see the point where Intel Corporation ships more SoC devices per year than standard microprocessors,”
Il settore dei SoC è largamente dominato da ARM che fornisce soluzioni per diverse società. Il software ARM non è compatibile con le architetture Intel x86, e viceversa. Intel vorrebbe colmare questa lacuna fornendo soluzioni x86 compatibili.
In quest’ottica si muove il programma messo a punto da Intel, l’Intel Atom Developer Program.