Intel e AMD, pericolo asiatico

 

La notizia che avevamo dato Martedì 8 Settembre è stata ripresa oggi da diversi commentatori.

Aumentano le preoccupazione di Intel forse anche per una nuova notizia che arriva dalla Cina, sembra che diverse società stanno lavorando su un chip alternativo in grado di proporre prestazioni interessanti e concorrenziali rispetto ai prodotti di casa casa americana.

Il processore, invece, che dovrebbe essere definito dalle sette sorelle si baserebbe sul lavoro svolto da Kasahara. Il chip dovrebbe essere compatibile con il software, definito come “energy-saving”, messo a punto da Hironori Kasahara: il signore presente nell’immagine di apertura.

Certo che le società asiatiche non sono più interessate a svolgere un ruolo di secondo piano in questo delicato e strategico mercato, ma sono veramente intenzionate ad assumere una posizione di maggiore incisività perché esiste la reale volontà di proporre una propria tecnologia.

Un ruolo di questo tipo non può certamente incontrare i favori delle società americane leader del settore, AMD e Intel.

L’inziativa è caldamente sponsorizzata dal governo giapponese che vede nell’iniziativa un volano per la ripresa economica tanto da contribuire, in maniera finanziaria, alla realizzazione del progetto.

L’inziativa è ad ampio spettro. L’obiettivo primario è quello di definire un nuovo standard in grado di gestire questa nuova tecnologia. Il nuovo processore sarà utilizzato, in un primo momento, nel settore televisivo o nelle applicazioni video, anche se si prevedono usi cha vanno dalle applicazioni automobilistiche e robotiche.

Alcune società di Taiwan non sembrano dell’iniziativa perché potrebbe incidere negativamente sugli investimenti già fatti.

Secondo alcune indiscrezioni, un prototipo è stato già messo a punto da Hitachi, attraverso un lavoro congiunto con Waseda. Secondo le dichiarazioni, il processore è alimentato da celle solari e sarebbe in grado di lavorare anche in sua assenza.

la minaccia coinvolgerebbe anche ARM. L’ARM è largamente impiegato in dispositivi elettronici di consumo sui prodotti Samsung, Texas Instruments e Qualcomm.

In ogni caso, la minaccia nipponica non è la sola ad impensierire ARM.

Recentemente Intel ha annunciato una nuova versione del processore Atom, un vero SoC, particolarmente indicato per le applicazione di tipo smartphone.

In definitiva, le sette sorelle preoccupano Intel, ma questa impensierisce ARM.